Napoleone che valica le Alpi

Jacques-Louis David, Parigi 30 agosto 1748 – Bruxelles 29 dicembre 1825
Bonaparte valica le Alpi al passo del Gran San Bernardo, 1800-1803
David realizzò ben cinque trasposizioni dello stesso soggetto, riproponendo sempre la stessa composizione, ma variando di versione in versione il cromatismo. La struttura compositiva dell’opera si articola in modo tipicamente neoclassico, ovvero sulle due diagonali, la principale delle quali è esaltata dalla posa del cavallo, dal movimento del mantello e dal braccio teso di Napoleone. Questa struttura porta a esaltare la figura centrale dell’opera, cioè il generale francese, il quale guarda l’osservatore indicando una via che porti dall’altra parte della montagna: il soggetto si carica di una simbologia molto chiara, oltre le montagne c’è il destino che lo aspetta, non solo uno dei tanti luoghi di passaggio, e il vento che tira verso sinistra lo si può interpretare in questo modo come una spinta verso questo fato inesorabile. A differenza del cavallo, che appare spaventato e agitato, Napoleone risulta calmo e sicuro, mostrando una certa risolutezza nel tenere le redini con la mano sinistra, la quale è ben stretta e chiusa, ma non così tesa da strattonare le briglie. Sullo sfondo brullo e roccioso si stagliano figure di soldati francesi, i quali stanno attraversando il passo. La resa cromatica cambia da versione a versione, senza stravolgere troppo né il soggetto né la composizione, risultando comunque ben organizzata.
-And

Versione del Castello della Malmaison, 1801

Versione del Castello di Charlottenburg, Berlino, 1801

Prima versione di Versailles, 1801-1802

Versione di Vienna, 1803

Seconda versione di Versailles, 1803


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