L'Apoxyomenos di Lisippo


Vista frontale

Lisippo, Sicione 390/385 a.C. – dopo il 306 a.C.
Apoxyòmenos, ca 320 a. C., copia romana, Museo Pio-Clementino, Città del Vaticano
Lisippo fu tra gli scultori greci più importanti che operarono in ambito tardo-classico ed ellenistico. Le guerre che avevano distrutto la Grecia delle poleis, generando tra la popolazione uno stato di insicurezza, portarono alla conquista dell’intera regione da parte di una nuova compagine politica, che poi avrebbe assoggettato uno dei più grandi e antichi imperi dell’epoca: la Macedonia. In effetti fu proprio all’interno della corte macedone che Lisippo ebbe modo di muovere i primi passi della sua carriera. L’Apoxyòmenos, o tradotto dal greco “colui che si deterge”, rappresenta un atleta nell’intento di pulire il proprio corpo con lo strigile da sudore e olio, questa infatti era una prassi che erano soliti fare in antica Grecia dopo una gara o dopo un bagno. A differenza di quanto si era osservato in precedenza, dove i soggetti erano appartenenti alla mitologia o personaggi celebrati per vittorie ai giochi o altri meriti, in questo caso Lisippo rappresentò un giovane con il solo scopo di rappresentare la realtà: il gesto della detersione e non l’uomo idealizzato. Il soggetto è l’uomo come appare, infatti le proporzioni delle parti del corpo sono diverse dalle statue classiche. Inoltre la postura, che evidenzia il lato sinistro del giovane come quello in azione (gamba tesa e braccio piegato), cambia sostanzialmente dal tipico chiasmo che si osservava nel Doriforo, di fatto con Lisippo si ha il superamento del canone policleteo in tutte le sue parti più importanti. Si deve inoltre osservare come lo spazio abbia adesso una valenza totalmente cambiata: mentre la scultura greca arcaica, severa e classica avevano un punto di osservazione privilegiato, tipicamente quello frontale, nell’Apoxyòmenos invece la prominenza del braccio destro, che esce dalla statua, obbliga l’osservatore a spostarsi, sfavorendo così la prospettiva frontale.
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Dettaglio laterale

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