Amore e Psiche
Antonio Canova, Possagno 1° novembre 1757 – Venezia 13 ottobre 1822
“Amore e Psiche”, 1788-1793, Museo del Louvre, Parigi
Antonio Canova si può inserire nella cerchia dei migliori scultori della storia italiana. Il suo attaccamento alla città di Roma, per lui centro di continua ispirazione, e la considerazione di cui godeva al tempo, gli permisero di avere in primo luogo importanti commissioni tra le varie nobiltà italiane, passando anche per Napoleone e gli Asburgo d’Austria, e poi di essere inviato come ambasciatore al congresso di Vienna per ottenere la restituzione delle opere d’arte trafugate da Napoleone. In questa scultura Canova ritrae la scena del bacio tra Amore e Psiche narrata nell’opera di Apuleio “L’asino d’oro”. I soggetti vengono bloccati un momento prima che si possano baciare in modo da mettere in evidenza il compimento di questo fatto. Inoltre la composizione dell’opera gioca sulle due diagonali che idealmente si prolungano dalle ali di Amore, l’una sulla gamba dello stesso e l’altra sul corpo di Psiche, e sui due cerchi che vengono formati l’uno dalle braccia di Amore che raccolgono Psiche e l’altro dalle braccia di Psiche che si alzano chiudendosi sulla testa di Amore. Il punto di intersezione di tutti questi elementi non è altro che il centro dell’opera, nel quale l’autore ha inserito il suo importante fulcro: il bacio di Amore che avrebbe svegliato Psiche dal suo sonno eterno.
-And
Immagine reperibile presso l'indirizzo:
Commenti
Posta un commento